Tecnicamente, con questo Decreto, si estende l'applicazione delle tabelle previste dagli articoli 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni private, relative al risarcimento dei danni derivanti da circolazione di veicoli e natanti, anche ai danni derivanti da responsabilità medica. Dove sia il nesso è difficile dirlo, molto più concretamente il fine di questa norma è semplicemente il contenimento delle spese da parte delle assicurazioni, una sorta di "spendig review" a danno dei pazienti e dei cittadini in genere.
Adottando quindi i parametri delle tabelle dell'RC auto alla sanità la conseguenza immediata è che vengono ridotti i risarcimenti per le lesioni con postumi invalidanti compresi tra l'1 e il 9% di percentuale di invalidità.
Dobbiamo sottolineare che questo provvedimento è solo l'ennesimo di tutta una serie che nel corso degli ultimi anni e attraverso le decisioni di diversi governi di ogni colore politico, ci si è sempre allineati alle richieste della cosiddetta lobby assicurativa, forse tra le poche a non sentire la pressione della crisi economica, eppure molto forte nella pressione esercitata sulla politica in generale.
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